giovedì 10 novembre 2011


segue da :

Di Bertino e della nonna Adele (19 )
 oli di Lina Osti




..la cosa più divertente però, era il fatto che quel canale, faceva da collegamento tra il piccolo mondo di Bertino e il resto del mondo, per cui sulle sue acque galleggiavano torsoli di cavoli, carote, foglie di insalata, tappi di sughero, angurie e meloni spaccati, assi di legno e ogni sorta di cosa di cui gli abitanti delle campagne circostanti, si volessero liberare.
Per Bertino e Nenè, era entusiasmante sedersi sull'ultimo gradino e osservare le cose che arrivavano galleggiando sull'acqua e facevano a gara per indovinare a distanza, che cosa mai fosse quell'oggetto misterioso che ondeggiando avanzava cambiando forma fra macchie di luce e zone d'ombra, immergendosi a tratti, riemergendo, impigliandosi tra i rami che si appoggiavano sull'acqua per poi ripartire, strappata dalla corrente e avvicinarsi sempre più ai loro occhi incantati.
E così fantasticavano tesori, giocattoli abbandonati, forzieri pieni di monete d'oro, sfuggiti ai pirati di chissà quale isola, che si rivelavano poi essere cassette di frutta marcia, carcasse di poveri gatti, qualche pollo annegato; non erano rare poi le volte in cui i due intrepidi avventurieri, venivano messi in fuga precipitosa dalla improvvisa comparsa, sulla riva opposta, di una donnola che usciva da un buco tra le radici di un albero o da un enorme topo dalla lunga coda in cerca di cibo che caracollava in riva all'acqua.




continua.......



  

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