sabato 26 novembre 2011


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 Di Bertino e della nonna Adele ( 21 )
            oli di Lina Osti







Spesso erano delusioni e la pesca miracolosa veniva ributtata al suo destino, mentre alcune volte gli oggetti pescati erano accumulati in uno scatolone nascosto poi in un buco della siepe assolutamente segreto;
credo che Bertino non abbia ancora dimenticato quel freddo pomeriggio di novembre quando, mentre col retino in mano era pronto ad entrare in azione, Nenè, credendo di avere avvistata una bambola, per l'entusiasmo di comunicarglielo, lo afferrò per un braccio, facendogli perdere l'equilibrio e facendolo scivolare in acqua.
Fortunatamente il canale non era in piena e Bertino, dopo aver annaspato un po', riuscì a risalire sull'ultimo gradino, sbigottito per l'accaduto;
dopo un attimo si rese conto che era completamente inzuppato di acqua e i piedi dentro le scarpe sembravano incollati, che aveva freddo e che il suo retino si stava allontanando portato dalla corrente, ma cosa ancor più sorprendente, che Nenè era sparita.




continua .......




 

lunedì 21 novembre 2011

NEL CIRCO DELLA VITA

Un vestito può mettere a nudo il nostro essere .....
forse siamo qui, sul mondo, come maschere, per recitare
un personaggio, anche il cielo sembra un tetto
disegnato da un abile pittore,
mezzelune agganciate a uncini di stelle ...e i ciuffi
delle stagioni ci pettinano il cuore tra sorrisi intrecciati
a lacrime nella gerla del destino.
Forse la vita stessa è un circo,
ma tra illusori lustrini e paillettes
i sentimenti vincono mostrando un cuore, dietro quelle maschere,
di "dimensioni umane" che non soggiace all'inganno
e all'effimero illusorio.

autore anonimo da blog poetando



sabato 19 novembre 2011

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Di Bertino e della nonna Adele (20 )
                             oli di Lina Osti






Avreste potuto sentire battere il cuore di Bertino e Nenè a un chilometro di distanza e in pochi attimi, i due esploratori avevano risalite le scale di corsa ed erano andati a nascondersi dalla parte opposta del giardino, sotto la protezione del grande pozzo di pietra;
quando poi il respiro affannoso e la paura se ne erano andate, si guardavano negli occhi e scoppiavano a ridere, ripromettendosi che non sarebbero mai più scesi nel canale, promessa che non serve dirlo, il giorno dopo sarebbe stata dimenticata.
Anzi devo dire che il fascino di quel luogo si accresceva nel tempo e un giorno Bertino ebbe un'idea : recuperò in cantina un vecchio retino per acchiappare farfalle con un lungo manico di legno e propose a Nenè di cercare di pescare le cose che sarebbero passate nel canale;
si organizzarono, si diedero dei compiti , Nenè avrebbe dovuto avvistare gli oggetti e comunicarlo a Bertino che, da coraggioso della situazione, avrebbe dovuto sporgersi il più possibile ed essere pronto, al momento di maggior vicinanza dell'oggetto, ad acchiapparlo col retino.





continua .......




venerdì 18 novembre 2011

UNA MATTINA ALL'ALBA

Quando la luce del sole lentamente illuminò tutto il bosco, il fiore di cicoria selvatico si stirò, allungò i suoi petali celesti fuori dal bocciolo, si scrollò di dosso l'umidità della brina notturna e si lasciò sfuggire uno sbadiglio che infastidì Geltrude, la tartaruga che stava passando sotto il suo stelo in cerca di cibo
" ma ti sembra la maniera di disturbare la quiete del bosco con questo baccano?" disse Geltrude sgarbata,
" ma chi dovrei disturbare che sono ormai tutti svegli ?"
continuò Celestino, il fiore di cicoria "ma io non vedo proprio nessuno in giro !" si affrettò Geltrude " ..e quindi io sarei nessuno " boffonchiò Lollo lo gnomo che, seduto su di un tronco, si stava scaldando le orecchie al primo tepore del mattino-" certo che se guardi soltanto verso terra e pensi solo a cercar cibo, difficilmente potrai vedere chi ti sta intorno. " allora per te sarei nessuno anch'io " sussurrò Nella, la coccinella che beatamente si stava lavando dentro una goccia di rugiada riscaldata dal sole," non hai nemmeno notato il rosso brillante della mia livrea e l'eleganza dei miei pois neri ".
Non aveva neppure finito di parlare Nella che con un balzo fulmineo avanzò Duilio, il coniglio selvatico che si stava poco prima ravviando il pelo ammaccato dal sonno notturno," e quindi non hai visto nemmeno me che sono agile, scattante e con un pelo luccicante che farebbe invidia a chiunque, compresa tu che giri con addosso quella casa pesante e assai poco elegante." Geltrude si era fermata interdetta un po' da questa protesta generale ed ascoltava gli interventi dei suoi vicini e mentre stava per rispondere da lontano si sentì una vocina assai delicata che proveniva dalle vicinanze dell'albero dentro cui dormiva Lollo lo gnomo....." ma chi ti credi di essere, vecchia carampana ed io che sono ancora più scattante ed elegante di tutti voi, con la mia lunga e setosa coda, le mie orecchie appuntite e il mio musetto simpatico e due dentini affilati con cui posso spaccare tutte le noci e nocciole che trovo e posso arrampicarmi su ogni albero alla velocità della luce.....sarei nessuno ?" disse Tattolo, lo scoiattolo rosicchiando una nocciola. Ancora una volta Geltrude stava per alzare faticosamente la testa e rivolgersi ai suoi vicini...quando un verso spaventoso arrivò proprio da un ramo dell'albero in cui dormiva Lollo " ma la volete finire con le vostre scemenze e la vostra boria... io sono rientrato da poco dalla caccia e se voi la smetteste di far baruffa, io potrei finalmente chiudere gli occhi, avvolgermi nelle mie ali e farmi un pisolino " sentenziò con tono imperioso Rufo, il gufo imperiale che viveva su quell'albero.
Calò un silenzio improvviso, Geltrude ammutolita continuò la sua passeggiata senza più alzare la testa, Lollo si ritirò nel tronco del suo albero, Nella si scrollò la livrea e volò via, Duilio si infilò in un cespuglio e non uscì più,Tattolo finì la sua nocciola e in un balzo era già su di un altro albero e Celestino guardò con una sorta di rispetto Rufo che imponente troneggiava sul suo ramo, regale nel suo mantello ocra e blu e girò i suoi petali, di un celeste infinito, verso il sole che ormai era alto nel cielo.
                                                                                                                         Uber P.



giovedì 10 novembre 2011


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Di Bertino e della nonna Adele (19 )
 oli di Lina Osti




..la cosa più divertente però, era il fatto che quel canale, faceva da collegamento tra il piccolo mondo di Bertino e il resto del mondo, per cui sulle sue acque galleggiavano torsoli di cavoli, carote, foglie di insalata, tappi di sughero, angurie e meloni spaccati, assi di legno e ogni sorta di cosa di cui gli abitanti delle campagne circostanti, si volessero liberare.
Per Bertino e Nenè, era entusiasmante sedersi sull'ultimo gradino e osservare le cose che arrivavano galleggiando sull'acqua e facevano a gara per indovinare a distanza, che cosa mai fosse quell'oggetto misterioso che ondeggiando avanzava cambiando forma fra macchie di luce e zone d'ombra, immergendosi a tratti, riemergendo, impigliandosi tra i rami che si appoggiavano sull'acqua per poi ripartire, strappata dalla corrente e avvicinarsi sempre più ai loro occhi incantati.
E così fantasticavano tesori, giocattoli abbandonati, forzieri pieni di monete d'oro, sfuggiti ai pirati di chissà quale isola, che si rivelavano poi essere cassette di frutta marcia, carcasse di poveri gatti, qualche pollo annegato; non erano rare poi le volte in cui i due intrepidi avventurieri, venivano messi in fuga precipitosa dalla improvvisa comparsa, sulla riva opposta, di una donnola che usciva da un buco tra le radici di un albero o da un enorme topo dalla lunga coda in cerca di cibo che caracollava in riva all'acqua.




continua.......



  

mercoledì 9 novembre 2011

MARMELLATA DI ARANCE

Le prime brume mattutine sono arrivate anche se poi lasciano il passo all' ultimo tiepido sole.
Penso che, per conciliarsi con questi risvegli autunnali, una bella colazione con  marmellata di arance casalinga e ricotta fresca, possa essere la cosa migliore.

Eccovi allora una ricetta ottenuta dalla sintesi di tre vecchie ricette, ognuna con qualche imprecisione e che dopo ripetuti tentativi,  ( assai piacevoli ) è sembrata quella giusta.
  






Se poi vogliamo esagerare consiglio di abbinare a questa colazione un te nero di Ceylon :
" NUWARA ELIYA " considerato il corrispondente dello Champagne per la Francia.

A questo punto cosa aggiungere ?  Solo buona colazione e buona giornata.......