martedì 21 febbraio 2012

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Di Bertino e della nonna Adele ( 33 )





Nell'attesa, seduto sulla panchina, Bertino si perde nei suoi pensieri e con lo sguardo segue un gruppo di pecorelle al pascolo nel campo che confina con la stazione;
le guarda spostarsi lentamente e strappare con voracità i ciuffi d'erba e improvvisamente gli torna alla mente di quando lui e Nenè, poco prima delle feste di Pasqua, si davano un gran da fare a costruire, vicino al porcile di Nino, una piccola casetta, fatta di mattoni vecchi, sassi e cortecce di legno, che avrebbe dovuto accogliere un agnellino;
L'interno perciò veniva accuratamente riempito di paglia perchè fosse più accogliente e caldo.
E così, ogni anno, appena Bertino sentiva dire in casa, dallo zio Nanni, che presto sarebbe andato a prendere l'agnello, si affrettava ad avvisare Nenè, perchè lo aiutasse nella costruzione del piccolo ovile, rimanendo poi entrambi nella emozionante attesa che arrivasse l'ospite per poterlo coccolare un po'.
Ma la cosa strana era che questo agnellino non arrivava mai ed era sempre una delusione quando, passata la Pasqua, lo zio Nanni li rassicurava dicendo che se ne sarebbe parlato l'anno successivo.
Il mistero si svelò a Bertino solo qualche anno dopo, quando cioè cominciò a interrogarsi su quella carne arrosto che tutti addentavano con entusiasmo durante il pranzo di Pasqua.




                                                      oli di Lina Osti



continua .......

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