martedì 10 luglio 2012



La plaka di Atene al "Pratello " di Bologna.

 fotografie di Uber P.


In queste sere d'estate, scendendo a Bologna dai viali ed entrando in via S.Isaia, svoltando alla prima a sinistra, si entra in un mondo a parte " al Pradel " il Pratello, perchè così si chiama la via su cui si snoda questa città nella città, un luogo storico di cui si è sempre molto parlato e scritto, a proposito e non.

Nel tempo sono nate canzoni, ballate, romanzi, leggende e anche barzellette ispirate a questo luogo che ha attraversato alterne vicende, periodi di degrado, momenti di riqualificazione e ancora decadenza.
Spesso è stato considerato un luogo a rischio, forse per la presenza in questa via del carcere minorile, ma anche per la frequentazione di giovani alternativi, artisti e boemien..... ma  non dimentichiamo anche  la presenza di uno storico locale, il circolo Pavese, circolo artistico culturale e teatrale da cui sono usciti vari comici e attori bolognesi come Vito e Tita Ruggeri, i gemelli Ruggeri nonchè la Siusy Blady e Maurizio Roversi, etc......
Ma è certo che ogni luogo ha le sue caratteristiche e le sue peculiarità e forse proprio l'originalità delle persone che vivono e frequentano il " Pratello ", hanno nel tempo contribuito a creare un luogo unico nella città.
Di giorno bar, edicole, negozi di artigianato etnico, alimentari gestiti da giovani indiani, abbigliamento vintage, editoria e grafica, arredo.
Ma ecco che la sera e la notte si può vederne la vera anima, la via cambia look..........




.......già dalle 19, gli spazi all'aperto si trasformano, spuntano tavolini, panche e seggiole che si riempiono di giovani e non, per il rito dell'aperitivo, luci e lampioncini illuminano il popolo della notte che, terminate le attività lavorative, si abbandona a qualche ora di svago in compagnia, che in quei luoghi non manca mai;
è infatti assai facile, in questa atmosfera socializzare e iniziare una conversazione col vicino di tavolo che sta sgranocchiando patatine e noccioline, accompagnate da una birra ghiacciata, un frizzantino o perchè no un centrifugato di carota per i più morigerati.
Più tardi anche le osterie e le piccole trattorie si riempiono di persone che cercano un po' di fresco all'aperto davanti a un bel piatto di tagliatelle alla bolognese e sotto il cielo stellato.










L'atmosfera è calorosa e accogliente, profuma di vacanza, di spensierata leggerezza.
Passeggiando sotto i portici puoi sentire il profumo dei kebab, dei suvlaki o dei cornetti caldi che si mescola con l'euforia, il chiacchiericcio e le risate.










La strada è occupata da gente che passeggia e si gode la serata estiva, da chi è arrivato in bicicletta e percorre lentamente la via alla ricerca di un luogo più piacevole di un altro per fermarsi e trascorrere qualche  ora in compagnia.






Ci si incontra, ci si riconosce e ci si saluta o ci si aggrega per vivere insieme " il Pratello ".









Procedendo verso via Ugo Bassi, ancora trattorie, davanti a una delle quali si può godere la bellezza della Basilica di S. Francesco, illuminata da una luce calda, che anche se non è paragonabile all'Acropoli di Atene, vista dalle taverne della Plaka, è comunque uno spettacolo che scalda il cuore.







Ancora più in su il negozio di un parrucchiere nella cui vetrina si staglia la siluette di una boteriana figura femminile..... peccato la sera sia chiuso, altrimenti tra un aperitivo e uno spuntino si potrebbe anche approfittare per un restyling, sotto le attente e un po' magiche mani di Marco....  dopo qualche metro ancora trattorie e un negozio vintage che propone originali capi d'abbigliamento maschile e femminile.







Fino a notte fonda questa strada vive, coi suoi frequetatori, luci e colori, profumi, allegria e speranze per dimenticare le responsabilità e le fatiche di ogni giorno e così si stemperano le tensioni ed evaporano nel fondo di un bicchiere, mentre parli, anche ad un amico occasionale, dei tuoi sogni e credi fermamente che domani si realizzeranno.

Uber P.













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