mercoledì 9 luglio 2014

Studi ad acquarello sulla deposizione di Van der Weyden. Morte e resurrezione









 Deposizione.


Rogier van der Weyden, pseudonimo di Rogier de la Pasture (Tournai, 1399 circa – Bruxelles, 18 giugno 1464), è stato un pittore fiammingo, allievo di Robert Campin. Fu pittore ufficiale della città di Bruxelles e destinatario di commissioni dei duchi di Borgogna e dei re di Castiglia. Ebbe rapporti con la Casa d'Este ed altri casati italiani come gli Sforza e i Medici. Rogier fu uno dei primi pittori che usarono il supporto della tela a nord delle Alpi.
Influenzò molti altri pittori del tempo.

In questa pala d'altare, ciò che resta dell' originale trittico, il pittore esprime con grande sensibilità e maestria l'attraversamento inevitabile del dolore come unico traghettatore dalla sponda della morte a quella della rinascita, della resurrezione.
Sul viso di tutti i presenti sotto la croce, ha inciso a tratti indelebili, l'estrinsecazione del dolore, con caratteristiche diverse per ognuno, ma comunque sempre vissuto intensamente, con dignità e senza ostentazione. 


Un personale omaggio a questo autore in questi acquarelli ispirati a due particolari della tela.








  il dolore di una pia donna, probabilmente Maria di  
  Cleofa.





e quello della madre di Gesù.



il mio progetto  sarebbe quello di realizzare anche il volto di Cristo deposto, quello di Maria Maddalena e di Giuseppe D'Arimatea.
Spero di riuscire a portare a termine questo impegno.


CONTINUA ..............