WILDT
L'anima e le forme
tra Michelangelo e Klimt
FORLI Musei San Domenico
Adolfo Wildt ( Milano 1868-1931) è il genio dimenticato del Novecento italiano.
Per lungo tempo, nonostante i riconoscimenti e la fama raggiunti in vita, il suo apprezzamento da parte della critica è rimasto controverso; solo ora si torna finalmente a considerarlo tra i massimi scultori del Novecento.
Estraneo al mondo delle avanguardie e anticonformista, capace di fondere nella sua arte classico e anticlassico.
La sua incredibile eccellenza tecnica e lo straordinario eclettismo furono attaccati sia dai conservatori che dai sostenitori del moderno che mettevano in discussione la sua fedeltà alla figura, la vocazione monumentale, il continuo dialogo con i grandi scultori e i pittori del passato, e la predilezione della scultura come esaltazione della tecnica e del materiale tradizionale privilegiato, il marmo, che lui sapeva rendere con effetti sorprendenti sino alla più elevata purificazione dell'immagine.
Questi aspetti che ne hanno condizionato per lungo tempo la fortuna, esercitano oggi su di noi un fascino nuovo che solo una grande mostra può restituire.
L'idea che governa questa esposizione non è semplicemente quella di una rassegna di carattere monografico, ma quella di un percorso che metta in relazione profonda le sue opere con quelle degli artisti, pittori e scultori del passato come Fidia, Cosmè Tura, Antonello da Messina, Durer, Pisanello, Bramante, Michelangelo, Bramantino, Bronzino, Bambaia, Cellini, Bernini e Canova e di quelli moderni come Previati, Dudreville, Mazzucotelli, Rodin, Klimt, De Chirico, Morandi, Casorati, Martini, Messina, Fontana, Melotti coi quali si è intensamente e originalmente confrontato, attraversando ambiti e momenti diversi della vicenda artistica.
Wildt vuole condurre i gesti, i volti, le figure umane a una nudità essenziale, coglierne l'anima consentendo al pensiero di giungere a un'armonia maturata e composta tra la linea e la forma.
Santa Lucia particolare
Carattere Fiero -Anima Gentile particolare
Monumento Funebre ad Aroldo Bonzagni particolare
Maschera dell'idiota acquistata da Gabriele D'annunzio
il puro folle ( Parsifal )
Vi assicuro che non vi pentirete di questa parentesi artistico-culinaria.