Acquarelli e poesie.
Tra parola e colore, è il titolo della mostra che si è inaugurata il 15 dicembre a Bologna presso la sala eventi del BidiBo Gran Caffè e che sarà visibile fino al 12 gennaio 2014.
Una scommessa di Antonio Miliani, acquarellista e Silvio Borgese poeta, con l'intento, non facile, di coniugare pittura e poesia, realizzando un acquarello che in qualche modo avesse dentro, le stesse emozioni che la poesia aveva voluto comunicare.
Occhi
Camminar
per strada lungo la via
guardare
in faccia la gente che incontri
è
come esplorare un universo
con
i pianeti, le stelle e il suo mondo.
Ogni
volto, che incontri per strada
esprime
un pensiero che angoscia o rallegra.
Quando
gli occhi penetrano nei loro
è
come affondare dentro, nei cuori;
di
tutto traspare nel nudo di ognuno,
da
essi fuoriesce il bene ed il male.
La
cattiveria di un volto infuocato penetra
il
mondo in modo arrabbiato;
dagli
occhi teneri, di un volto appannato da un velo di pianto,
emana
tristezza di un cuore prostrato;
dagli
occhi di chi molto serio cammina
con
sguardo corto che non fuoriesce nemmeno dal volto,
traspare
pena e immensa miseria.
Gli
occhi inquietanti e barcollanti
di
chi con fatica si regge in piedi
mascherano
la tragedia di colui che
ha
versato la propria vita dentro un bicchiere.
Gli
occhi tristi di solitudine, esprimono
la
paura di un futuro che mai avverrà;
su
quelli gioiosi e speranzosi,
il
mondo leggiadro si adagia
con
la certezza di un cammino sicuro
che
porterà ben oltre ogni buio,
aprendo
lo sguardo su un mondo felice
dove
ogni cosa conduce al sorriso.
Silvio Borgese
Intreccio entropico
Non credo che tutto in me sia solo
io,
anche io, sono parte di un altro
e un altro è parte di me.
In questo miscuglio di misteriosa
entropia
raccogli l’essenza dell’esistenza.
Non esser presuntuoso
non sei tutto tu, anche il fratello
che ti sta accanto è un tuo modello,
non è necessario che tu lo conosca
basta incontrarlo solo una volta.
Pur non sapendolo una parte ti dona
che accogli a pieno senza timore.
Silvio
Borgese
Senza tempo
Non basta una vita per capire un
minuto
in esso si cela il mistero giocondo.
È poi sufficiente un solo secondo a
svelare
il mistero dell'abisso profondo.
Silvio
Borgese
Albero
Veder quella chioma, che ondeggia
col vento,
esulta l’anima, fa vibrar dentro.
La forma tua, esprime timore
in un momento tanto stupore;
ovunque ti trovi: da solo, sui
monti,
o in mezzo alla gente.
In modo imponente, stai sempre fermo
tanto paziente ad aspettare.
Immagina un poco se potessi scappare
a cosa di bello potresti incontrare.
Il mondo vivrebbe un dramma potente,
il caos regnerebbe!
Invece inerme, paziente e silente
adorni i monti, le pianure e le
alture;
sugli altopiani primeggia il tuo stare,
fino a dare un tocco sul mare.
Il tuo respiro dona energia
spargendo di giorno l’ossigeno al
mondo.
La tua natura mai ti abbandona
il tempo, la forza ti dona,
rinvigorendo la tua presenza,
distinguendoti dall’uomo che fragile
diventa.
Sublime sintonia
Musica, Pittura e Poesia
un'unica arte, un'unica euritmia.
Il Musicista, compone poesia
esprime parole donando il suono;
dipinge armonia adagiando le note su
linee rette
con passione e mirata proporzione.
Il Pittore, esprime la musica coi
tanti colori,
col pennello li mescola sfumandoli
in tanti toni da contenere sublimi
parole,
l’insieme di esse un immagine dona
che esprime un mondo in un solo
secondo.
L’armonia di Poeta si narra coi
versi
dipinge su un foglio sotto forma di
strofe,
la rima, è un suono a proporzione
di monti soavi che armonizza il
mondo;
innalzandosi in pieno, sfuma l’aria
che con fermezza adagia il cielo.
Ecco che allora una luce traspare,
illumina il globo dando vita al
creato
tracciando la via di chi si accosta
con tanta armonia.
Oltraggio
Tu! vivi il dramma peggiore,
di una vita allo sbando, senza
pudore,
svendi il tuo corpo come fosse un
oggetto,
che ha poco valore d’avanti ad un
cospetto gretto.
Tu che penosa stai sulla strada,
per scelta, bisogno o costrizione,
aspetti paziente che arrivi la
piaga;
ecco, che un’ombra sotto forma di
uomo a te si presenta,
per soddisfare l’animale interiore.
Cosa rimane di un momento sublime,
sferzato dal male di un gesto
immorale,
ripagato col soldo che corrompe la
vita,
del debole ricco che cede incapace
alla miseria che semina male.
Dopo che il tempo ti avrà resa ormai
stanca,
ti guardi e ti vedi del tutto
smembrata,
da un passato tortuoso che nel vuoto
ti ha lasciata,
deprezzando il tuo fascino di ieri
di quando fanciulla tu eri.
Silvio
Borgese
Inno di primavera
La primavera accende ogni senso,
traspare la gioia, l'orgoglio io
sento.
Sprigiona potenza facendosi largo,
tra cuori solitari, in mezzo allo
spazio!
Ecco ad un tratto un canto si eleva,
è la, in mezzo al prato, sono certo:
“è l’inno di una grande vittoria
che orgoglioso si innalza tra i
tanti fiori”.
Si! È la vita!
La vita che nasce, prende la forma,
lascia il suo guscio per poi donarsi
alla sequela di un mondo, in cui
l’uomo
inconsapevolmente suprema.
Silvio
Borgese