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Di Bertino e della nonna Adele ( 22 )
oli di Lina Osti
Probabilmente, per la paura di aver combinato un grosso malestro e di essere quindi punita severamente, invece di aiutare Bertino a risalire, o correre a chiamare aiuto, era fuggita a gambe levate a nascondersi in qualche posto segreto e nessuno riuscì a trovarla per ore, solo quando, verso sera, Bertino asciugato e ripresosi dal bagno, fece la sua comparsa in giardino e Nenè potè appurare che era in ottima salute, ricomparve con aria indifferente.
Bertino la chiamò subito lontano dalla casa per raccontarle, con dovizia di particolari, la parte dell'avventura che si era persa : le raccontò di come fosse stato strizzato, svestito, avvolto in una coperta, sistemato seduto accanto al fuoco, mentre tutti intorno a lui si preoccupavano per la sua salute;
la nonna Adele gli aveva subito scaldata una tazza di brodo di gallina che Bertino adorava sorseggiare, dopo averci messi alcuni cucchiai di formaggio grattugiato;
il papà e la mamma preoccupati, si erano fatti promettere che non avrebbe più corso un rischio del genere.
Le disse ancora che in mezzo a tutta questa confusione, la zia Rina si affrettava a mettere tutti i vestiti appesi ai ferri dell'asciugatoio sopra la stufa e che, soltanto grazie all'intercessione della nonna, era riuscito ad evitare una grossa punizione, minacciata da mamma e papà, per essere sceso nel canale nonostante il loro divieto assoluto.
Per Nenè invece, non finì qui, come lei avrebbe sperato, infatti, quando gli zii furono informati dalla nonna, di quello che era accaduto, le tolsero per una settimana, la cosa che più le piaceva al mondo : la cioccolata.
continua .......
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