giovedì 16 ottobre 2014





Le flute de Pan di Gheorghe Zamfir in Picnic at Hanging Rock.


.......la vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno.....

    -Edgar Allan Poe-














Chi non avesse visto questo film del 1975, perchè non ancora di questa terra, dovrebbe assolutamente procurarselo e vederlo rigorosamente da solo e in religioso silenzio. 
Il regista  Peter Weir si è imposto al pubblico con questo capolavoro tratto dal romanzo di Joan Lindsay, che racconta una storia avvincente e piena di mistero a metà tra realtà e fantasia.
Oltre ad un cast notevole il film si avvale dell'ipnotica fotografia  di Russel Boyd e di una colonna sonora magnifica eseguita  dal flut de Pan di Gheorghe Zamfir, con suggestioni evocative da pelle d'oca.
La frase tratta da Edgar Allan Poe, viene sussurrata in un momento particolare del film, da una voce fuori campo.

Guardatevi il trailer e ascoltate la colonna sonora e se non vi inducono a vederlo......mi dispiace, ma non ci sono speranze.....per voi.



Picnic at Hanging Rock {Trailer} - YouTube


Picnic at Hanging Rock - theme soundtrack - Gheorghe Zamfir 'Doina Sus Pe Culmea Dealului'















martedì 7 ottobre 2014


Chagall a Milano.



Si è aperta il 17 settembre e rimarrà visibile fino al 1 febbraio 2015, la mostra di Chagall al Palazzo Reale di Milano, con oltre 220 opere, la più grande retrospettiva mai dedicata in Italia al pittore russo.

Sono esposti dipinti appartenenti alle collezioni degli eredi, molti inediti, capolavori provenienti dai principali musei del mondo, all’interno di un  percorso articolato al fine di illustrare l’intera produzione dell’artista, al quale una lunga vita, quasi centenaria, ha permesso di venire a contatto con le più importanti avanguardie europee del Novecento. 
Dal suo primo quadro, Le petit salon, che Marc Chagall realizza durante il soggiorno nella città di San Pietroburgo, dove si era recato dalla nativa Vitebsk per studiare pittura, si arriva fino alle ultime opere monumentali realizzate negli anni Ottanta del Novecento.
Come risulta evidente dalla mostra di Chagall a Milano, è in questo lungo arco di anni che è andato consolidandosi l’inconfondibile linguaggio dell'artsita, che ha saputo rielaborare, con la sua vena poetica e fantasiosa, l’originaria cultura ebraica e la tradizione russa e, una volta trasferitosi a Parigi nel 1910, tradurre in uno stile personalissimo le ricerche sul colore dei pittori Fauves e di Robert Delaunay, originale esponente del cubismo. 
Chagall è maestro nel sintetizzare mondi diversi e contemporanei.
Guardando un dipinto di Marc Chagall, siamo colpiti soprattutto dal colore e dai colori che si mescolano e contrastano tra loro.
I colori ci mostrano il movimento dell’azione della scena, ci fanno percepire i sentimenti che i protagonisti della scena provano.
Un’attenzione del tutto particolare è data alla luce che attraverso i colori illumina il nucleo significativo del quadro, facendo così risaltare i particolari del soggetto raffigurato e non possiamo certo dimenticare quella della tenera luna di Marc Chagall, sempre pronta a benedire chi si ama. 

 Le opere seguenti non sono necessariamente quelle esposte in mostra, ma per me alcune delle più emozionanti.










































mercoledì 3 settembre 2014

Acquarello en plein air a Missano di Zocca








































Questo il contesto emozionante in cui Lucia, ha accolto,oltre ad Emanuela Frassinella, l'insegnante di acquarello, Annalisa, Gianna, Giovanna e Gabriella, tutte irriducibili appassionate del pennello, per una esperienza di acquarello en plein air, a Missano di Zocca un piccolissimo borgo gioiello dove si respira ancora il profumo del passato, l'odore dei camini a legna, lo scandire delle ore segnato da campane vere e non da registrazioni diffuse da altoparlanti.

Dopo una doverosa visita all'interno della casa, dove sono stati rispettati e conservati con grande amore i segni del  passato e dopo aver ammirato gli innumerevoli e splendidi fiori, paesaggi e nature "morte " della signora Margherita, la mamma di Lucia, nonchè le creazioni artistiche della stessa Lucia, è toccato infine alla visita dell' antica acetaia di donna Margherita, che in pochi minuti è riuscita a sintetizzare e a fare capire, con estrema chiarezza e semplicità, a noi che avevamo solo informazioni vaghe e frammentarie, il magico mondo dell'aceto balsamico. 
Alla fine della visita, le "pasionarie" dell'acquarello si sono sparse in cerca dello scorcio che sentivano più coinvolgente per fissarlo col colore sulla carta e in pochi minuti il giardino si è trasformato in un vero laboratorio, dove ognuna, estraeva fogli, pennelli, colori, barattoli e quanto altro potesse servire allo scopo.


















































Solo quando la fame ha cominciato ad attanagliare gli stomaci, le cinque dell'avemaria si sono rassegnate a malincuore a deporre le armi e a prendersi una pausa di ristoro.
Un ristoro di tutto rispetto del quale mi permetto di segnalare gli assaggi di parmigiano con aceto balsamico, che ha ridato forza ed energia a chi l'aveva un po' persa, senza dimenticare infine il lambruschino che non era certo da meno e che ha sciolto definitivamente i pensieri e le parole.
Perciò il laboratorio è ripreso con più animo e decisione.
Ed ecco alla fine il risultato di una giornata di grande passione.










  un bozzetto e alcuni lavori di Gabriella

























 i paesaggi onirici e i fiori di Giovanna






























due dei lavori di Gianna
































il pozzo e i fichi di Annalisa






i lavori di Lucia



Che dire se non che è stata per tutti una bella esperienza, non resta che rimettere tutti gli attrezzi nelle borse, congedarsi dal set magico e ringraziare Lucia e Margherita per la calorosa e squisita accoglienza e ospitalità.