Chagall a Milano.
Si è aperta il 17 settembre e rimarrà visibile fino al 1 febbraio 2015, la mostra di Chagall al Palazzo Reale di Milano, con oltre 220 opere, la più grande retrospettiva mai dedicata in Italia
al pittore russo.
Sono esposti dipinti appartenenti alle collezioni degli eredi, molti inediti, capolavori provenienti dai principali musei del mondo, all’interno di un percorso articolato al fine di illustrare l’intera produzione dell’artista, al quale una lunga vita, quasi centenaria, ha permesso di venire a contatto con le più importanti avanguardie
europee del Novecento.
Dal suo primo quadro, Le petit salon, che Marc Chagall realizza durante il soggiorno nella città di San Pietroburgo, dove si
era recato dalla nativa Vitebsk per studiare pittura, si arriva fino alle ultime opere monumentali realizzate negli anni Ottanta del Novecento.
Come risulta evidente dalla mostra di Chagall a Milano, è in questo lungo arco di anni che è andato consolidandosi l’inconfondibile
linguaggio dell'artsita, che ha saputo rielaborare, con la sua vena poetica e fantasiosa, l’originaria cultura ebraica e la tradizione russa e, una volta trasferitosi a Parigi nel 1910, tradurre in uno stile personalissimo le ricerche sul colore dei pittori Fauves e di Robert Delaunay, originale
esponente del cubismo.
Chagall è maestro nel sintetizzare mondi diversi e contemporanei.
Guardando un dipinto di Marc Chagall, siamo colpiti soprattutto dal
colore e dai colori che si mescolano e contrastano tra loro.
I colori ci
mostrano il movimento dell’azione della scena, ci fanno percepire i sentimenti che i protagonisti della scena provano.
Un’attenzione del tutto particolare è data alla luce che attraverso i
colori illumina il nucleo significativo del quadro, facendo così
risaltare i particolari del soggetto raffigurato e non possiamo certo dimenticare quella della tenera luna di Marc Chagall, sempre pronta a benedire chi si ama. Le opere seguenti non sono necessariamente quelle esposte in mostra, ma per me alcune delle più emozionanti.
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