segue da:
Di Bertino e della nonna Adele (17)
Anche l'autunno poi, aveva per Bertino un gran fascino, coi suoi carri carichi di uva che passavano sobbalzando davanti a casa e che spesso perdevano qualche bel grappolo in eccesso, prontamente raccolto dai bambini e consumato per strada fra risate e grida di soddisfazione.
Spesso, in quella stagione, qualche vicino portava in omaggio l'uva rimasta sui tralci dopo la vendemmia;
quest'uva veniva poi schiacciata e il mosto che se ne ricavava messo a bollire in un pentolone, sulla grande stufa a legna insieme ad alcuni cucchiai di farina, mentre Bertino seguiva le operazioni della nonna, seduto su di una sedia impagliata, accanto al fuoco.
L'entusiasmo era grande quando alla fine " i sùghi "diventavano densi come una crema e la nonna li versava, per farli raffreddare, nei piatti fondi, mentre a Bertino toccava l'onore di ripulire, con un grande cucchiaio di legno, il tegame.
continua.......
( gli oli sono di Lina Osti )
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